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La città di Pontedera è stata scossa da due notti di profanazioni nelle quali sono state violate tombe di donne scomparse nel 2005. La prima profanazione è avvenuta nel cimitero di Montecastello, seguita da un altro raid simile nel cimitero di La Rotta, entrambi avvenuti in tempi ravvicinati. In entrambi i casi, le bare sono state aperte e lasciate esposte, creando grande sconcerto tra i familiari delle vittime.

Le ipotesi riguardanti i motivi di queste profanazioni sono molteplici, senza che nessuna convinca del tutto. Si è parlato di possibili riti satanici o tentativi di furti, sebbene non siano stati rubati oggetti di valore come rosari o collane d’oro visibili sulle lapidi delle vittime. Gli autori delle profanazioni sembrano aver agito senza scopo apparente, lasciando dietro di sé impronte e persino strumenti come forbici, rinvenuti sul luogo del secondo scempio.

La comunità di Pontedera è stata profondamente colpita da questi eventi e ha espresso forte condanna per tali atti. La polizia ha avviato indagini approfondite, cercando di stabilire chi possa essere stato responsabile di queste violazioni. Inoltre, sono stati segnalati danni anche alle cappelle del cimitero, con porte forzate e vetro rotto, suggerendo un atteggiamento di violenza generale durante questi raid notturni.

Il sindaco Simone Millozzi ha chiesto un aumento dei controlli nei sei cimiteri della zona e ha invitato i cittadini a collaborare con le forze dell’ordine segnalando qualsiasi comportamento sospetto. La comunità rimane in attesa di ulteriori sviluppi da parte delle autorità investigative per trovare una spiegazione a questi gesti incomprensibili e per garantire la sicurezza dei luoghi di riposo dei loro cari.

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