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A partire dal 31 ottobre 2011, l’Autorità di vigilanza francese (ACP) ha imposto nuove regole riguardanti i contratti vita legati al finanziamento delle esequie in Francia. Secondo le nuove disposizioni, sia i contratti che prevedono la garanzia in capitale che quelli basati su prestazioni devono rispettare rigorosi standard di trasparenza e chiarezza verso i sottoscrittori.

In particolare, è stato stabilito che nel fascicolo informativo e al momento della sottoscrizione del contratto deve essere chiaramente indicato che il capitale in caso di morte può essere utilizzato anche per altri scopi dai beneficiari, e non esclusivamente per il finanziamento delle esequie. Le compagnie assicurative e gli intermediari sono tenuti, nel contesto del loro dovere di consulenza, a informare i clienti se il capitale erogato ai beneficiari potrebbe non essere sufficiente per coprire le spese funerarie.

Inoltre, i dettagli sulla carenza e sulle precise condizioni di pagamento delle prestazioni, l’identificazione chiara del beneficiario, nonché la possibilità o meno di riscatto devono essere esplicitati chiaramente nei contratti e spiegati dettagliatamente ai sottoscrittori.

Questa azione da parte dell’ACP segue un’analisi delle pratiche di distribuzione che ha evidenziato informazioni incomplete o ambigue fornite ai consumatori. L’associazione dei consumatori UFC Que Choisir aveva precedentemente sollevato preoccupazioni su questi contratti, tanto da intraprendere azioni legali contro la Banque Postale per pratiche commerciali ingannevoli. Secondo l’ACP, alla fine del 2009 erano stati venduti 2,5 milioni di questi contratti denominati “contratti esequie”.

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