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La storia della cripta della famiglia Walrond è avvolta da un alone di mistero e fenomeni inspiegabili, che hanno continuato a suscitare interesse e dibattito per anni.

Nel XVIII secolo, la famiglia Walrond costruì una cappella funebre nel cimitero di Christ Church, Barbados, per seppellire i propri membri. La cripta, inizialmente costruita nel 1724, divenne oggetto di strane e inquietanti vicende a partire dal XIX secolo.

I primi segni di anomalie emersero quando la tomba fu aperta nel 1812 per seppellire Thomas Chase e le sue figlie, e le bare furono trovate rovesciate senza alcun segno di effrazione. Successivamente, ogni volta che la tomba fu riaperta per altre sepolture, le bare erano sempre in disordine, tranne quella di Thomasina Goddard che rimase intatta e in posizione verticale.

Anche dopo aver posto dei sigilli sulla tomba da parte del governatore Lord Combermere, i fenomeni paranormali sembrarono continuare. Rumori strani vennero riportati poco dopo, nonostante i sigilli fossero ancora intatti al momento dell’apertura successiva.

Le ipotesi per spiegare questi eventi sono state molteplici nel corso degli anni. Una delle teorie più suggestive, supportata anche da Sir Arthur Conan Doyle, suggerisce che forze soprannaturali potrebbero essere state responsabili. Secondo questa teoria, il suicidio di Thomas Chase e di una delle sue figlie avrebbe potuto provocare una sorta di protesta spirituale contro le bare in piombo che impedivano la decomposizione rapida delle salme.

Altre spiegazioni razionali, come infiltrazioni d’acqua che avrebbero spostato le bare, sono state considerate ma non spiegano completamente perché solo alcune bare erano disturbate mentre altre no, come nel caso di Thomasina Goddard.

Ad oggi, non esiste una spiegazione definitiva e scientifica per ciò che accadde nella cripta della famiglia Walrond. Rimane un mistero irrisolto che continua a intrigare e a stimolare la curiosità di chiunque si interessi di paranormalità e fenomeni inspiegabili.

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