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La scoperta della maschera funeraria di una donna appartenente alla civiltà Wari a Huaca Pucllana, a Lima, ha suscitato grande interesse tra gli archeologi. La maschera, risalente a 1300 anni fa, è considerata un eccezionale esempio di arte funeraria preincaica. La donna, ora conosciuta come “la signora della maschera”, probabilmente apparteneva a un ceto sociale elevato all’interno della civiltà Wari, che fiorì in Perù tra il 600 e il 1100 d.C.

Le caratteristiche della maschera, con grandi occhi blu, naso aquilino e labbra sottili, suggeriscono una cura e una maestria notevoli nel suo processo di creazione. Questo tipo di maschere erano probabilmente utilizzate per adornare e preservare il volto delle persone defunte, evidenziando l’importanza della ritualità funeraria nella cultura Wari.

All’interno della tomba, fortunatamente risparmiata dai tombaroli nel corso dei secoli, sono stati rinvenuti anche altri reperti preziosi come ceramiche e tessuti. Questo indica che la donna era probabilmente coinvolta nell’arte della tessitura, una pratica comune tra le classi sociali elevate dell’epoca peruviana preincaica.

Questa scoperta non solo arricchisce la nostra comprensione della civiltà Wari e delle sue pratiche funerarie, ma getta nuova luce sulla vita quotidiana e sulle attività artigianali delle élite di quel tempo.

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